Il bullismo e il cyberbullismo sono caratterizzati da manifestazioni violente e intenzionali, di tipo verbale, fisico, sociale, ripetute nel tempo da parte di un singolo o da più persone, anche online (cyberbullismo).
Esiste uno squilibrio di potere tra chi aggredisce, per ferire e umiliare, e chi subisce e non riesce a difendersi.
Si tratta di fenomeni che esprimono scarsa tolleranza e non accettazione verso chi è ritenuto diverso per etnia, per religione, per caratteristiche psicofisiche, per genere, per identità di genere, per orientamento sessuale e per particolari realtà familiari. Secondo i dati della Sorveglianza Health Behaviour in School-aged Children - HBSC Italia 2022, gli atti di bullismo subìti a scuola sono più frequenti nei più piccoli (11 – 13 anni) e nelle ragazze; per il bullismo le proporzioni sono simili a quelle del 2017/18. Il fenomeno del cyberbullismo è in crescita nelle ragazze e nei ragazzi di 11 e 13 anni. I due fenomeni decrescono al crescere dell’età.
Gli 11enni vittime di bullismo sono il 18,9 % dei ragazzi e il 19,8% delle ragazze; nella fascia di età di 13 anni sono il 14,6% dei maschi e il 17,3% delle femmine; gli adolescenti (15 anni) sono il 9,9% dei ragazzi e il 9,2% delle ragazze. L’indagine TENET Investigazioni è finalizzata ad individuare le seguenti tipologie di fenomeni attribuibili al Cyberbullismo:
Battaglie verbali on line (Flaming)
Molestie (Harassment)
Cyberpersecuzione (Cyber-stalking)
Denigrazione (Denigration)
Sostituzione di persona (Impersonation)
Inganno e diffusione di informazioni (Outing and Trikery)
Esclusione (Exclusion)
Violenza diffusa sul web (Cyberashing o Happy Slapping)
Sexting
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